Riflessioni post-tripletta: è questa l'Italia al femminile più forte di sempre?

Il podio di Bad Kleinkirchheim. Foto: Marco Trovati/Pentaphoto/FISI
Passata la "sbornia" di Bad Kleinkirchheim, dove solo poche ore fa la nazionale ha conquistato la sua prima, storica tripletta in discesa libera femminile (a podio Goggia, Brignone e Nadia Fanchini), occorre forse prendersi un momento per riflettere a freddo su questo complessivamente molto favorevole, per non dire eccezionale che sta attraversando la nostra squadra femminile di sci alpino.

La domanda infatti a questo punto sorge spontanea: ha ancora senso guardare con nostalgia ai tempi della valanga rosa di fine anni '70, o al periodo vincente degli anni '90, oppure possiamo dire che quella attuale è effettivamente la nostra nazionale femminile più forte di sempre?

La risposta è tutt'altro che scontata, per cui proviamo a strutturare un ragionamento presentando alcuni numeri che, a mio parere, possono essere esplicativi.

Prendendo infatti in esame gli ultimi due anni e mezzo di Coppa del Mondo (ovvero a partire dal 24 Ottobre 2015, prima vittoria in carriera di Federica Brignone a Solden), le azzurre sono andate 47 volte sul podio (11 vittorie) su 98 gare totali disputate, con un rapporto di 0,48 podi a gara (quasi un podio ogni due gare). In campo femminile si tratta della media più alta di sempre, dato che hanno fatto "peggio" sia la Valanga Rosa di fine anni '70 (0,19 podi a gara) che l'Italia di Deborah Compagnoni e Karen Putzer degli anni '90 (0,38 podi a gara).
Il dato risulta però ancora più impressionante se confrontato con quello delle nostre squadre maschili più vincenti di sempre: la squadra maschile degli anni '90, quella di Tomba e dell'ItalJet per intenderci, viaggiava a una media di 0,44 podi a gara. Solo i maschi della Valanga Azzurra negli anni '70 sono riusciti a fare meglio (0,57 podi a gara).

Se poi andiamo sulle prestazioni dei singoli, in questi due anni e mezzo di gare è mancato il vero acuto (ori iridati o coppette di specialità), forse perché manca una vera e propria fuoriclasse (alla Compagnoni). In compenso, praticamente tutta la squadra ha beneficiato del periodo favorevole. Dalla definitiva consacrazione della Brignone nel 2016, all'esplosione della Goggia lo scorso anno con il podio in generale (unica italiana a riuscirci dopo Karen Putzer) e il record nazionale di punti, dai primi podi della Bassino alla rinascita di Manuela Moelgg, senza contare le due triplette in meno di , tutti sono riusciti a dare il meglio di se.

Insomma, i risultati di squadra in Coppa del Mondo sono ottimi, i migliori di sempre. Per dare però la sentenza definitiva, ci riserviamo la possibilità di aspettare se non la fine della stagione, almeno le olimpiadi coreane, per vedere come si comporterà la squadra alle prese con una rassegna di questo calibro.
Riflessioni post-tripletta: è questa l'Italia al femminile più forte di sempre? Riflessioni post-tripletta: è questa l'Italia al femminile più forte di sempre? Reviewed by Leonardo Trentini on 18:31 Rating: 5

Nessun commento:

Powered by Blogger.