Il tempo non era
granché: minacciava pioggia e il cielo era scuro.
L’aria era fredda e
pungente. Ci siamo guardati interrogandoci a vicenda sul da farsi: nell’indecisione generale alla fine avevamo tutti i due la stessa folle idea.
Prepariamo alla buona lo zaino, ramponi, e via: non si può resistere! e ci
siamo diretti nuovamente verso Passo San Pellegrino. “…male che vada si torna
indietro…”
Un altro pezzettino
dell’altavia BepiZac ci stava aspettando.
Arrivati al passo ci siamo
infilati ancora molto indecisi gli scarponi ma ci siamo diretti velocemente verso il
Passo delle Selle.
Il tempo non sembrava
migliorare.. però l’atmosfera era magica e ci riportava ad altri tempi.
Continuiamo a salire su, sul Gran Lastei, verso trincee e postazioni.
Il cielo plumbeo contrasta con il bianco della neve e il freddo prende i colori
grigio azzurri del paesaggio. Roccia, neve e nuvole diventano metallici grazie
alla luce del sole che inizia a filtrare.
Abbiamo fatto bene a
tentare. Il paesaggio è pazzesco ed oggi grida la sua storia.
Continuamo ad andare
su e poi preseguiamo sulla cresta e i traversi di Cima Campagnacia.
Resti di trincee e
ricoveri appaiono qua e là attraverso la neve. Il sole ormai si è deciso ad
uscire un poco e ci permette la vista di un paesaggio mozzafiato.
La nostra esplorazione
si fa più impegnativa e intrigante: dobbiamo fare un po’ di attenzione perché
la neve nasconde il nostro sentiero. Passo fermo, ma soprattutto cuore fermo:
siamo felici e appagati.
Il tempo passa
velocemente su queste cime... sono già le 4 ed è tempo di tornare verso il
passo. Arrivati ai piedi di Costabella ci dirigiamo verso il Sass dal Musc e
poi ancora giù.
Arriviamo alla
macchina infreddoliti, appagati e il ricordo del silenzio scandito solo dal
nostro respiro ci fa sorridere fino a notte.
Siamo felici di non
aver ancora finito qui al passo San Pellegrino…
Gran Lastei e Cima Campagnacia (Altavia Bepi Zac - seconda parte)
Reviewed by Alessandra Bello
on
17:18
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