Finalmente possiamo
raccontare la nostra prima invernale di quest’anno!
Eravamo partiti con l’idea di fare un sopralluogo (per alcuni giri impegnativi che faremo e posteremo a breve).
Direzione: Passo San Pellegrino.
Tempo bellissimo. Sole e aria secca. Poco vento.
Arrivati a destinazione non abbiamo resistito: abbiamo tirato fuori i ramponi e abbiamo iniziato a salire.
La poca neve che
c’era, a momenti dura a momenti farinosa lasciava intravedere le vecchie
postazioni e qua e là affioravano resti di vecchie battaglie: caricatori, fili
spinati e qualche bossolo.
La fatica si
trasformava in meraviglia e siamo saliti fino a cima e sasso Costabella.
Trincee austriache e
italiane a pochi metri l’una dall’altra. Rocce che parlano e cementi che fanno
finta di essere rocce. E tutto che si specchia in un panorama mozzafiato a 360!
E lei. La Marmolada,
che domina la vista con la sua inconfondibile parete sud. E poi l’Agner e il
suo inconfondibile spigolo, il Sassolungo, Sassopiatto, Cinque dita, le Pale..
E noi che non possiamo
far altro che fermarci per ammirare e parlare con ognuna di queste cime.
Torneremo qui molto
presto. Il sopralluogo è andato bene e abbiamo le informazioni che ci servono.
In un attimo è
arrivata la sera che ci ha colto nella discesa ed ha reso tutto ancor più
magico e da lontano la Mormolada e l’Agner ci salutavano e noi nel silenzio
della sera già a pensare al nostro ritorno in questi luoghi.
Cima e Sasso di Costabella (Altavia Bepi Zac - prima parte)
Reviewed by Alessandra Bello
on
15:28
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