Eccoci arrivati al secondo appuntamento di questa rubrica sull'innevamento artificiale (per gli altri articoli clicca qui), argomento purtroppo d'attualità in questi giorni di caldo "atroce" per le stazioni sciistiche.
In questo articolo cercheremo di analizzare in modo semplice e conciso i vari tipi di cannoni (o innevatori) da neve, che utilizzano tutti lo stesso metodo di produzione ma a seconda di alcune caratteristiche hanno dei loro vantaggi e svantaggi d'uso:
Rileggetevi tutta la rubrica cliccando qui!
In questo articolo cercheremo di analizzare in modo semplice e conciso i vari tipi di cannoni (o innevatori) da neve, che utilizzano tutti lo stesso metodo di produzione ma a seconda di alcune caratteristiche hanno dei loro vantaggi e svantaggi d'uso:
- Impianti a bassa pressione: gli innevatori di questo tipo sono caratterizzati da una forma corta e grossa e assomigliano molto a dei veri e propri "cannoni" sparaneve. L'acqua nebulizzata è introdotta da degli ugelli disposti su una corona e viene sparata fuori da una potente ventola. Questi impianti hanno il vantaggio di essere montabili su ruote o slitte e quindi di essere spostati a seconda delle necessità, mentre allo stesso tempo sono più ingombranti e meno versatili alla meteo.
- Impianti ad alta pressione: gli impianti di questo tipo sono caratterizzati da un miscelatore di aria e acqua cilindrico fissato all'estremità di un'asta di lunghezza variabile (tra i 3 e i 9 metri). La miscela viene poi sparata ad alta pressione e nebulizzata all'esterno attraverso un ugello. Il principale vantaggio di questi impianti è la facilità d'uso e la computerizzazione del tutto che permette una maggiore flessione in base alle condizioni meteo, mentre hanno un notevole consumo elettrico dovuto alla necessità di dei potenti compressori per compressare l'aria da miscelare con l'acqua.
- Un'ottima via di mezzo è rappresentata dagli impianti a lancia, i nuovi impianti di innevamento programmato, scelti da sempre più comprensori per via del basso consumo energetico. Sono costituiti da una testa con nucleatori e ugelli montati su un'asta lunga tra i 5 e i 10 metri. Il sistema non è diversissimo da quello dei cannoni a bassa pressione, se non che l'acqua è espulsa all'esterno non da una ventola ma dall'altezza di nebulizzazione. Questi cannoni hanno però il problema di necessitare di temperature più fredde rispetto agli altri impianti per funzionare.
A Domenica 11 Gennaio 2015 (!!!) con il terzo e ultimo articolo della mini-rubrica, dedicato ai vantaggi e agli svantaggi dell'innevamento artificiale rispetto alla neve naturale!
Rileggetevi tutta la rubrica cliccando qui!
Inviateci commenti, impressioni, opinioni e foto a info.skiblog@gmail.com!
Buone sciate!
Neve artificiale #2: che ti tipi di impianti di innevamento esistono?
Reviewed by Leonardo Trentini
on
16:21
Rating:
Nessun commento: