Sciare a Bormio

Eccoci arrivati alla terza e ultima "puntata" del nostro speciale sciistico dedicato ai comprensori dell'Alta Valtellina: dopo aver parlato di Santa Caterina Valfurva e di Livigno negli scorsi due articoli, oggi concluderemo lo speciale con Bormio, il famoso comprensorio situato ad appena 10 km di strada dalla nostra base di partenza a Isolaccia.

La storia di Bormio è da sempre legata alle sue famose acque termali: le loro proprietà benefiche erano note già ai romani, tanto che la località venne citata da importanti autori quali Cassiodoro e Plinio il Vecchio. A partire dal X secolo, in piena epoca comunale, il paese divenne progressivamente sempre più autonomo e ricco, grazie alla sua posizione strategica sulle vie commerciali che collegavano Venezia al Nord-Europa. L'indipendenza del piccolo territorio divenne ufficiale nel 1377, quando venne promulgata la "Magna Charta delle Libertà Bormiensi", e durò fino al 1512, quando la Valtellina divenne un protettorato sotto il controllo dei Grigioni. La "Magnifica Terra" mantenne comunque un certo grado di autonomia fino al 1797, quando a seguito delle guerre napoleoniche la valle tornò a seguire le sorti del resto della Lombardia. Bormio fu poi interessata direttamente dalla Prima Guerra Mondiale: il fronte si trovava infatti a pochissimi chilometri dal centro, sulle montagne sovrastanti il Passo dello Stelvio. A partire dagli anni '50 si sviluppò il turismo, favorito dalle ampie possibilità sciistiche (sia invernali che estive) e dal "richiamo" delle sue famose acque termali.

Il comprensorio, che conta 50 km di piste battute, si sviluppa su un unico versante. Il vero punto di forza di Bormio è il dislivello: tra la base degli impianti, situata ai 1225 metri del paese, e i 3012 metri di quota di Cima Bianca ci sono quasi 2000 metri di differenza. Questa caratteristica, certamente rara tra le località italiane, fa si che praticamente tutte le piste siano molto tecniche e divertenti. Inoltre la quota elevata della parte alta, detta "Bormio 3000", permette un'apertura stagionale piuttosto lunga per un comprensorio sprovvisto di ghiacciaio: spesso e volentieri gli impianti aprono già per il Ponte dei Morti a Novembre e, se la neve lo consente, chiudono per la Festa dei Lavoratori il 1° Maggio, per 6 mesi pieni di stagione sciistica.

La parte alta di "Bormio 3000", costituita da due belle e ondulate piste rosse, è servita dalla seggiovia Valbella, che copre 400 metri di dislivello, e ovviamente dalla funivia che sale da "Bormio 2000"


Il panorama da Cima Bianca
Le pendenze non sono le più sostenute del comprensorio (anche se ci sono alcuni muri davvero interessanti), ma la neve è sempre invernale, anche a primavera inoltrata.

Le piste di Bormio 3000
Arrivati con la funivia a Cima Bianca, le possibilità di discesa verso "Bormio 2000" sono molte. Tenendosi sulla sinistra, ci si immette nella bellissima "Bimbi al Sole", una pista rossa molto tecnica, molto larga e (almeno quando siamo andati noi) abbastanza poco frequentata che tra muri e divertenti cambi di pendenza porta direttamente fino alla partenza della funivia.

L'inizio della bella pista "Bimbi al Sole"
Un'altra possibilità di discesa su questo versante di Cima Bianca è rappresentata dal fuoripista "Vallone", che passa proprio sotto alla funivia e si riunisce poi con la "Bimbi al Sole".

La funivia e il fuoripista "Vallone" dalla "Bimbi al Sole"
Da Bormio 3000 invece tenendosi sulla destra si va sulla pista Praimont, anch'essa una rossa molto bella ma un po' più affollata e all'ombra.
Rimanendo invece centrali e continuando fino alla fine della pista di "Bormio 3000" si arriva nel settore centrale, punto nevralgico del comprensorio.

Il settore centrale e la pista "Stella Alpina" da Bormio 2000
Qui le possibilità di discesa sono varie. Sulla nostra sinistra abbiamo la pista nera Genziana, mentre centralmente possiamo continuare sulla Stella Alpina. 

Il settore centrale di Bormio
Rimanendo invece sulla destra ci immettiamo nel tracciato simbolo di Bormio, una delle piste che hanno fatto la storia dello sci: si tratta dell'inizio della famosa pista "Stelvio", che ha ospitato i Campionati mondiali di sci alpino nel 2005 e che fino a pochi anni fa era tappa di discesa libera di Coppa del Mondo. Su questa pista, che viene spesso aperta anche per lo sci notturno, è possibile arrivare fino ai 1225 metri del paese.

L'inizio della pista "Stelvio"
Insomma, un bellissimo comprensorio, non grandissimo sulla carta ma molto tecnico e impegnativo: dovete andarci sicuramente!

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Buone sciate a Bormio!
Sciare a Bormio Sciare a Bormio Reviewed by Leonardo Trentini on 19:12 Rating: 5

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